Sanità digitale, efficiente e connessa: perché SAP è il motore del cambiamento

Sanità digitale

Una sanità digitale, connessa ed efficiente è la premessa per aiutare un settore strategico a raggiungere il giusto equilibrio tra qualità del servizio e sostenibilità economica. Dalla somministrazione di cure personalizzate a una migliore gestione delle risorse – umane, logistiche e finanziarie – la sanità digitale offre una serie di concrete opportunità per bilanciare una delle equazioni più complesse dell'agenda pubblica.

Cogliere queste opportunità richiede però investimenti strategici, apertura al cambiamento e una mentalità incentrata sul paziente. Il percorso verso un sistema sanitario completamente connesso e intelligente, d'altra parte, è già in atto, ma per facilitarlo bisogna anche saper scegliere i partner tecnologici giusti. E SAP si posiziona come motore chiave di questa trasformazione.

 

Cos'è la sanità digitale e perché è fondamentale oggi

Prima di approfondire quale ruolo può giocare in questa partita lo specialista delle soluzioni per l'intelligent enteprise, cominciamo col circoscrivere l'ambito di cui ci stiamo occupando: per sanità digitale si intende l'integrazione delle tecnologie digitali e di connettività in tutti gli aspetti dell'erogazione dell'assistenza sanitaria.

Alla base di questa evoluzione ci sono diverse componenti, che devono necessariamente lavorare in sinergia e su patrimoni informativi unificati e coerenti: le cartelle cliniche elettroniche, la telemedicina abilitata dai dispositivi connessi, l'intelligenza artificiale e l'analisi dei big data costituiscono i pilastri della digital transformation applicata all'healthcare. Sfruttando queste tecnologie e sviluppando attorno ad esse le giuste competenze, le aziende sanitarie riescono non solo a servire meglio cittadini e pazienti, ma anche a semplificare i flussi di lavoro riducendo le inefficienze. In un contesto socio-economico come quello che conosciamo tutti, in cui le parole d'ordine sono spending review e razionalizzazione dei costi, la sanità digitale dunque non è più un'opzione, ma una necessità per tutte le organizzazioni che non intendono scendere a compromessi rispetto al livello di servizio offerto.

 

Le principali sfide della trasformazione digitale in sanità

Detto ciò, passare dalla teoria alla pratica e trasformare il concetto di sanità digitale in buone pratiche adottabili dalle strutture italiane significa intraprendere un percorso irto di sfide.

Uno dei principali ostacoli per la digital transformation è, come ben sanno i responsabili delle risorse umane di qualsiasi settore, la resistenza al cambiamento. Anche gli operatori sanitari sono ovviamente abituati a flussi di lavoro rimasti immutati in decenni di attività manuale. E – soprattutto in assenza di programmi di formazione che li aiutino a comprendere i reali vantaggi della digitalizzazione – potrebbero sottoutilizzare o addirittura boicottare i nuovi tool.

Un altro elemento potenzialmente critico è la frammentazione dei sistemi informativi sanitari. Molte strutture operano all'interno di ambienti eterogenei e isolati. Si vengono così a creare silos di dati che non possono essere correlati, da cui discendono inevitabilmente duplicazioni e incongruenze all'interno del patrimonio informativo.

 

Interoperabilità: un obiettivo ancora lontano

Ma la sfida maggiore è forse quella dell'interoperabilità: nonostante la progressiva standardizzazione delle tecnologie digitali avvenuta negli ultimi vent'anni, i sistemi informativi sanitari, essendo molto specializzati, tendono a formare ecosistemi chiusi, incapaci di interfacciarsi non solo con le piattaforme esterne, ma spesso anche con soluzioni e periferiche in uso presso i lavoratori della struttura. A causa della pesante stratificazione di hardware e software differenti, inoltre, anche nel momento in cui si tentano integrazioni di sistema l'assenza di formati di dati e protocolli di comunicazione standardizzati continua a determinare ritardi nelle risposte o addirittura disservizi.

Non c'è dunque da stupirsi se in molti casi i medici non hanno accesso a storie cliniche complete, risultati di laboratorio o ricette di farmaci nel momento in cui ne avrebbero bisogno per assistere in modo ottimale i propri pazienti.

 

Sicurezza dei dati e privacy: una priorità crescente

C'è poi il tema cruciale della data protection. La salvaguardia delle informazioni sensibili dei pazienti è fondamentale non solo nell'ottica di tutelare la loro privacy, ma anche per evitare conseguenze legali, finanziarie e reputazionali in caso di violazioni.

La conformità a framework come il GDPR e la NIS2, d'altra parte, impone alle organizzazioni sanitarie di implementare strumenti di crittografia, controlli di accesso, audit trail e valutazioni di sicurezza regolari. Ma anche di prevedere programmi di formazione del personale e piani di risk management per mitigare le minacce esterne e gli effetti di incidenti derivanti dall'errore umano.

 

L'ascesa della sanità data-driven

Affrontare queste sfide e mettere a fattor comune le funzioni aziendali significa porre le basi per andare oltre la logica della sanità digitale, ed entrare nella dimensione della sanità data-driven: sfruttando l'analisi di enormi quantità di dati estratti da fonti eterogenee – cartelle cliniche, immagini diagnostiche, risultati di laboratorio, input generati da sensori in tempo reale – gli operatori sanitari possono elaborare diagnosi più accurate, piani di trattamento personalizzati e piani di prevenzione proattiva delle malattie. Una vera rivoluzione, che permetterebbe non solo di abbattere drasticamente i costi della sanità, ma anche e soprattutto di migliorare sensibilmente la qualità della vita dei cittadini.

 

Il ruolo strategico delle piattaforme ERP nella sanità digitale

In che modo le piattaforme Enterprise Resource Planning (ERP) si intersecano in questa prospettiva? I gestionali di ultima generazione sono sistemi integrati in grado di far convergere su un unico punto d'attenzione diverse funzioni – come finanza, supply chain, risorse umane e processi operativi – abilitando un flusso di dati fluido su una piattaforma coesa. Non solo: l'intelligenza che contraddistingue queste soluzioni permette di sfruttare l'elaborazione dei dati per introdurre elementi di automazione rispetto ai task ripetitivi.

Nel panorama degli ERP di classe enterprise, SAP si distingue da sempre per la sua offerta di ambienti robusti, sicuri e standard, su cui è tuttavia possibile innestare anche funzionalità molto verticalizzate. Con l'implementazione di SAP, quindi, le aziende sanitarie riescono a creare flussi informativi omogenei a partire da processi differenti, sviluppando la capacità di estrarre valore dai dati già in loro possesso, anche se destrutturati. Si dà così vita a modelli in grado di rendere più accurata la gestione dell'inventario, semplificare i processi di fatturazione, regolare il ciclo dei ricavi, migliorare la pianificazione finanziaria e ottimizzare la gestione del personale. L'analisi dei dati in tempo reale consente di implementare processi decisionali sempre più informati e consapevoli, il che porta a un'allocazione delle risorse puntuale e a una maggiore efficienza organizzativa nell'assistenza ai pazienti.

 

SAP nel settore sanitario: casi di successo

Si tratta però solo dei primi passi. Numerose strutture sanitarie in tutto il mondo hanno già cominciato a sfruttare con successo SAP proprio nell'ottica di accelerare la propria trasformazione digitale. C'è per esempio chi ha integrato SAP S/4HANA, il gestionale costruito sull'in-memory database HANA, per correlare i processi di amministrazione dei pazienti, la gestione finanziaria e il supply chain management. Il risultato? Si è ottenuta una netta riduzione dei costi amministrativi, grazie a un controllo più preciso dell'inventario e al miglioramento dei servizi erogati ai degenti, che ora vengono dimessi più rapidamente.

Le soluzioni SAP, quindi, rappresentano il vero motore della trasformazione attraverso cui si affermerà la sanità digitale, non solo aiutando gli operatori a sfruttare i dati per raggiungere l'eccellenza operativa, ma anche supportandoli nell'erogazione di un servizio di assistenza personalizzato e di qualità.